esclusiva

TF - Intervista a Francesco Repice: "Da oggi ogni partita è una finale"

17.02.2016 17:30 di Francesco Guglielmi   vedi letture
ESCLUSIVA TF - Intervista a Francesco Repice: "Da oggi ogni partita è una finale"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Una bella intervista a Francesco Repice, giornalista italiano, storico e principale radiocronista Rai degli anticipi e posticipi di Serie A a "Tutto il calcio minuto per minuto", che ci parla di calciomercato, salvezza e campionato del Frosinone, alla luce anche della sua nota simpatia per il club ciociaro:

Come nasce la simpatia per il Frosinone?

"Per degli amici che ho a Frosinone e che mi chiesero di partecipare ad una trasmissione in città. Mi hanno fatto conoscere il luogo, la sua gente e mi sono molto subito legato al posto. E' una terra che amo e a cui tengo".

Campionato del Frosinone finora altalenante: dopo un primo periodo condito da alcune importanti vittorie, c’è stato un black out nell’ultima parte del girone d’andata.  Come giudica il campionato del Frosinone finora?

"E’ quello che doveva essere, il campionato che mi aspettavo. Sapevo non sarebbe stato un campionato tranquillo, senza brutte esperienze, senza batoste. Un campionato da neopromossa. Il calo è del tutto normale! Quella di novembre non era ancora la Serie A, questa è la Serie A. I punti contavano ancora poco, erano come fieno da mettere in cascina per prepararsi ai perodi di magra. Ed a quello sono servite quelle vittorie. Ma si sapeva benissimo che non sarebbe stato facile, il Frosinone ha una rosa inferiore rispetto alle altre della Serie A: sapevamo che avrebbe dovuto soffrire".

Sono state diverse le critiche riservate a Stellone, in particolare per il modulo.  A inizio campionato un 4-4-2, forse troppo offensivo, che si è evoluto, oggi, nel 4-3-3. Secondo lei è stato importante il cambio di modulo?

"Io attribuisco ai cambi di modulo l’importanza che hanno: zero. A calcio ci sono 4 difensori, 4 centrocampisti e 2 attaccanti. Il trequartista, ad esempio, non esiste. Soprattutto con l’evoluzione del calcio moderno, non è detto che la mezzala non vada a difendere o non si trovi a dover fare l’attaccante puro in altre situazioni. Insomma, non è il modulo che cambia il campionato di una squadra. E questo col tempo me l’hanno fatto capire diversi allenatori, in particolare Ottavio Bianchi quando vinse lo scudetto contro il Napoli".

Calciomercato Frosinone: nessun “colpo grosso”, nessun attaccante, nessun nome adatto a mandare in visibilio i tifosi.  E sono arrivate critiche, da parte ovviamente di tifosi, ma anche da giornalisti.

"Così, a naso, mi sembra che il presidente abbia una certa dimestichezza con i numeri, mi sembra che abbia una certa dimestichezza con la gestione della aziende. Se il presidente del Frosinone fa dei calcoli, bisogna starlo a sentire e  rispettarlo. Non siamo in presenza di un presidente che si avvicina al mondo del calcio così, per provare, senza esperienza, come altri presidenti in Italia. E' intelligente e prende scelte consapevoli, poche squadre possono vantare una società solida come quella ciociara. E aggiungo che se queste critiche arrivano dai tifosi, è giusto che arrivino! Il tifoso, per definizione, vorrebbe sempre il massimo dalla sua società. Ma se questo discorso lo fanno gli "addetti ai lavori", allora questa cosa mi preoccupa".

Arriva la prima fondamentale vittoria fuori casa contro l’Empoli.  Quanto sono reali le possibilità di salvezza per il Frosinone?

"Il Frosinone, davvero, può salvarsi. La salvezza ora è a due punti ed è vicina. Poi sembrerà di nuovo lontana, poi di nuovo vicina, è normale. L’importante è che fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata di campionato il Frosinone lotti per la salvezza. Se ciò avverrà, avrà raggiunto il suo obiettivo.  Non bisogna rilassarsi mai. Sembra banale, ma ogni partita sarà una finale. Stellone lo sa, sa che ora che l’obiettivo sembra più vicino, il rischio è di rilassarsi e dovrà essere bravo a far rimanere altissima la concentrazione".

La prossima partita è contro la Lazio, in una giornata in cui le altre squadre hanno partite non semplici. E poi, essendo lei tifoso della Roma, sarà per lei quasi come un secondo derby?

"Sono sicuro che contro la Lazio non ci sarà il calo di concentrazione di cui prima, forse l’unica partita in cui non mi aspetto  questo. Le motivazioni sono tante e sono forti, riecheggiano ancora le parole di Lotito ad inizio campionato. Per il resto sì, sono della Roma, quelli sono i miei colori, la mia fede calcistica, diciamo che sentirò questa partita in modo particolare. La Lazio è sicuramente più forte, ma se il Frosinone davvero gioca la partita come se fosse una finale, allora potrà fare grandi cose".