L'EDITORIALE - Frosinone, un cambio di politica assoluto rispetto al passato. Non resta che vedere dove porterà

11.08.2016 15:30 di Tuttofrosinone Redazione Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Mastrantoni
L'EDITORIALE - Frosinone, un cambio di politica assoluto rispetto al passato. Non resta che vedere dove porterà
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© foto di Federico Gaetano

Qualcosa è cambiato e non riconoscerlo sarebbe impossibile. La politica infatti della società giallazzurra in questa sessione di mercato, ma più in generale per quanto riguarda la gestione della rosa della prima squadra, è cambiata rispetto a quanto eravamo abituati a vedere e a conoscere.

Basta vedere i due rinnovi contrattuali portati in essere a Daniel Ciofani e Federico Dionisi. Due giocatori che godevano già di lunghi contratti e a cui, francamente, la necessità di allungare ancora maggiormente i loro accordi addirittura fino al 2021 (Daniel Ciofani avrà 36 anni) è difficilmente comprensibile in ottica esclusivamente sportiva. Il Frosinone che eravamo abituati a conoscere fino a qualche tempo fa non avrebbe mai allungato a dismisura degli accordi già lunghissimi. Qualcosa dunque è chiaramente cambiato nella politica societaria ed è evidente.

La cessione di Daniele Altobelli a titolo definitivo, un giocatore classe 1993 prodotto del vivaio giallazzurro, è un'altra testimonianza di ciò. Scelta assolutamente rispettabile ma che il Frosinone di uno o due stagioni fa non avrebbe mai fatto. Come lo è l'aver scelto di guidare il calciomercato in prima persona da parte del presidente direttamente: le richieste di mercato infatti arrivano direttamente da Stirpe, anche nella scelta dei ruoli da rinforzare.

Un Frosinone che sembra essersi "sprovincializzato" dal punto di vista societario non badando tanto ad alcuni aspetti e soprattutto scegliendo diverse priorità. Se prima si puntava a valorizzare più i propri prodotti e magari a dei progetti pluriennali la sensazione oggi è che la società voglia cogliere subito determinati obiettivi: e a riguardo altra testimonianza è il contratto di Andrea Cocco che è arrivato a Frosinone non con un obbligo di riscatto, ma con un semplice diritto di riscatto (praticamente un prestito secco). Così come il giocatore ucraino, prestito secco. La sensazione insomma è che il Frosinone voglia immediatamente puntare a rientrare in Serie A, al di là della programmazione, che voglia ragionare più di stagione in stagione che altro.

Che sia un bene o un male sarà solamente il campo a dirlo, ma chiaramente questo è un Frosinone molto più "sprovincializzato" rispetto a quello che eravamo abituati a conoscere.