L'EDITORIALE - Frosinone, è il progetto tecnico a non aver convinto. Le dimissioni di Marino atto giusto ma non bastano

30.05.2017 11:30 di Tuttofrosinone Redazione Twitter:    vedi letture
L'EDITORIALE - Frosinone, è il progetto tecnico a non aver convinto. Le dimissioni di Marino atto giusto ma non bastano
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© foto di Federico Gaetano

Il progetto tecnico del Frosinone non ha dato chiaramente i suoi frutti con questa non promozione in Serie A. Alla "copertura" del dover far solo un campionato nella parte sinistra della classifica a Frosinone non avevano creduto nemmeno i sassi e non vorremmo adesso ritrovarci qualche dichiarazione a sostegno del contrario che suonerebbe tanto come presa in giro. Sarebbe oscena.

Questa squadra non centrando la promozione in A non ha fatto il suo dovere: non lo ha fatto l'allenatore assieme a tutta l'area tecnica che va dal Ds al preparatore atletico e non lo hanno fatto gran parte dei giocatori. Un Frosinone che sulla carta ha avuto tutti i favori del pronostico in questa stagione e che invece non li ha rispettati per ben due volte: nella regular season e nei playoff.

E per come è arrivata la sconfitta contro il Carpi poi sarebbe il caso di assumersi tutte le colpe e non di andare a cercare alibi oppure ancora gratitudine eterna da parte dei tifosi per quanto fatto in passato. La CurvaNord in questo caso ha sopportato anche troppo bene il tutto e se qualcuno si credeva di vivere nel mondo delle favole solo perché "a Frosinone si battono le mani sempre" e di aspettarsi ancora gli applausi al termine della gara e non sacrosanti e sonori fischi forse deve svegliarsi dal mondo di mascarpone che si è costruito e cominciare a pensare al suo presente e al suo futuro lontano da Frosinone.

Marino è stato un uomo e si è presentato dimissionario in sala stampa al termine della gara (atto dovuto e gli va riconosciuta l'onestà intellettuale e il coraggio) ma è chiaro che le colpe vanno condivise con chi ha costruito questa squadra e con i giocatori: la gestione tecnica della rosa, il mercato e tutta la parte sportiva non è assolutamente da salvare. Forse Marino non dovrebbe essere l'unico a dimettersi in questo Frosinone. Andiamo ripetendo ormai da molti mesi sulle colonne di questo giornale online che il cambio di rotta portato avanti nel pensiero societario inerente la gestione sportiva del club sarebbe stato alla fine deleterio e purtroppo abbiamo avuto ragione (gli esempi in giro per l'Italia sono molti): dopo due promozioni sono arrivati due mancati raggiungimenti degli obiettivi sportivi (una retrocessione e la mazzata di questa stagione). E' la fine di un ciclo che se ne dica e se ne dirà e il Frosinone, per quanto riguarda il lato tecnico e il progetto strettamente legato alla prima squadra, ha fallito in queste ultime due stagioni.

Mentre la società fuori dal campo ha ottenuto grandi riconoscimenti e raggiunto obiettivi importanti e di crescita aziendale (stadio, lega, bilancio ecc..) lo stesso non si può dire quindi per la parte sportiva dove lo schianto è stato evidente. Frutto di scelte sbagliate e poco in linea con quanto accadeva prima. Attendiamo con impazienza le mosse future del presidente Maurizio Stirpe nella speranza che il Frosinone torni ad essere quello che era stato fino a due stagioni fa: un progetto tecnico (e non solo societario) lineare e che si regga su basi solide a livello gestionale e non improvvisate.