Il doppio ex Frara: "Forza Frosinone. Volevo giocare ancora, poi Stirpe..."

23.09.2018 12:30 di Andrea Pontone Twitter:    vedi letture
Il doppio ex Frara: "Forza Frosinone. Volevo giocare ancora, poi Stirpe..."
© foto di Federico De Luca

Intervistato da JuveNews.eu, Alessandro Frara - ex calciatore bianconero e capitano del Frosinone - ha parlato riguardo la sfida di stasera ma non solo.

Si è già abituato ad essere un dirigente e non più calciatore dopo che quest’estate ha deciso d’accordo col Frosinone di appendere gli scarpini al chiodo e passare dietro una scrivania?

“E’ sempre dura smettere di giocare anche se adesso sono molto impegnato: sto frequentando il corso per direttori sportivi a Coverciano, sto vedendo tantissime partite. Diciamo che mi manca relativamente perchè sta iniziando a piacermi questa nuova avventura che ho appena intrapreso”.

La decisione di smettere col calcio giocato la stava già maturando da tempo o la proposta del presidente Stirpe l’ha portata a stravolgere i suoi programmi per il futuro?

“Sinceramente pensavo di continuare a giocare anche quest’anno poi il presidente mi ha fatto questa proposta, ci ho pensato un pò anche se non molto ed ho deciso di accettare la sua offerta e così ho iniziato a seguire i prestiti della società gialloazzurra e poi collaboro col settore giovanile ed in particolare con la primavera ed il suo allenatore con cui sono in stretto contatto”.

Quale ricordo le viene subito in mente tra i tanti anni vissuti a Frosinone da calciatore?

"Senza ombra di dubbio il gol che ho segnato contro il Lecce nella finale dei playoff che un minuto più tardi ci ha permesso di festeggiare la promozione in Serie B al culmine di una stagione che ci aveva visto in testa fino alla fine quando abbiamo subito il sorpasso inaspettato del Perugia e dopo anni piuttosto complicati per il Frosinone. Ci sono state tantissime altre soddisfazioni individuali e di squadra ma quello è stato sicuramente un momento veramente speciale”.

Stasera il suo Frosinone affronterà nel posticipo serale i campioni d’Italia della Juventus, società dove è cresciuto calcisticamente. Sarà una partita speciale per lei?

“La Juventus è la società dove sono calcisticamente cresciuto e dove ho vissuto l’esordio in Coppa Italia ed in Champions League. E’ la squadra della mia città visto che sono originario di Torino e, dopo averla vissuta da giocatore, mi appresto per la prima volta la vivrò da spettatore augurandomi innazitutto che sia una bella partita e sperando che vinca il mio Frosinone”.

Se potesse togliere un giocatore alla Juventus, eccetto il fenomeno Cristiano Ronaldo, chi sceglierebbe?

“E’ una domanda a cui è impossibile rispondere. La Juventus ha sempre dimostrato nella sua storia, ed in modo particolare negli ultimi anni, che la grande forza dei bianconeri è rappresentata dalla mentalità, dal gruppo. Può entrare o uscire chiunque che non cambia nulla. In Italia si stanno dimostrando un gradino sopra le altre squadre e perciò, come tutte le loro avversarie in campionato, dobbiamo sperare che incappino in una giornata storta”.

Il Frosinone non ha avuto un inizio positivo anche a causa dei tanti infortuni, cosa si aspetta a questa nuova stagione giallazzurra?

“Il Frosinone è una squadra che ha cambiato molto quest’estate e deve ancora trovare la “quadra” giusta, dobbiamo cercare di fare gruppo il primo possibile creando una bella amalgama tra i tanti ragazzi arrivati e credo che ci voglia ancora un po di tempo. Ora ci aspettano due partite complicate sulla carta ma nel calcio quello che conta è il campo e quindi speriamo di riuscire a fare due prestazioni positive”.

Sta frequentando il corso da direttori sportivi a Coverciano con molti ex calciatori: quale tra questi secondo lei ha le potenzialità per affermarsi in questa professione?

“Non riesco a fare un nome anche se spero che il sottoscritto riesca a crescere in questo ambito. Sto frequentando il corso con dirigenti già affermati di società importanti, primo su tutti Leonardo del Milan ma anche il direttore generale del Padova e tanti altri ex giocatori importanti. Per ora siamo studenti ed ascoltiamo gli altri cercando di apprendere il più possibile”.