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FROSINONE - Esplode Gerson, Giannitti: "Era fatta, anche Alisson vicino al Frosinone"

09.11.2017 14:30 di Luca Frasacco   vedi letture
Fonte: corriere dello sport
CALCIOMERCATO FROSINONE - Esplode Gerson, Giannitti: "Era fatta, anche Alisson vicino al Frosinone"
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© foto di Federico Gaetano

Un’operazione sfumata nel mercato invernale 2016, che avrebbe portato Gerson al Frosinone. Il direttore sportivo dei Ciociari, Marco Gianniti, è tornato a parlare al Corriere dello Sport del giocatore della Roma protagonista di una splendida doppietta contro la Fiorentina nello scorso turno di Serie A: 

«Lo avevo seguito nei campionati brasiliani, sapevo che c’era un contenzioso con il Barcellona che lo aveva bloccato. La Roma era riuscita a spuntarla, sapevo che stava prendendo un giocatore forte. Sabatini ha avuto un’ottima intuizione a prenderlo. E visto che la Roma non aveva il posto libero per gli extracomunitari, c’erano i presupposti per fargli fare un’esperienza da noi, che avevamo due posti liberi. Parlai con Sabatini, era tutto fatto, poi il padre del ragazzo si oppose al trasferimento e non ho mai saputo perchè».

Giannitti prosegue elogiando sia il Brasiliano, sia il lavoro di Di Francesco, bravissimo a dargli fiducia anche nella partita a Stanford Bridge contro il Chelsea, dove Gerson ha confezionato un’ottima prestazione.

«Mi aveva colpito la duttilità del ragazzo, è un giocatore forte tecnicamente, in Brasile aveva in squadra gente molto più grande di lui, ma faceva la differenza. Si vedeva che aveva un altro passo. Era un giocatore ambito da tutti, doveva solo maturare. E’ stato bravissimo Di Francesco a dargli fiducia e Sabatini a credere in lui».

Infine il direttore sottolinea come anche un altro giocatore, attualmente in forza alla Roma, avrebbe potuto vestire la maglia giallazzurra: si tratta del portiere Alisson, attualmente guardiano della prima difesa in Serie A:

 «Da noi doveva venire anche Alisson, sempre per la possibilità di tesserarlo come extracomunitario. Con Sabatini studiammo il modo di fare l’operazione insieme, ma poi la Roma preferì farla da sola è il portiere arrivò in Italia l’anno dopo».